Quando iniziare le semine?

Dopo che abbiamo preparato il terriccio, deciso che tipo e dove mettere il semenzaio, è ora di iniziare le semine.

Con la diversa estensione in latitudine della nostra penisola, in Italia le condizioni climatiche variano notevolmente da zona a zona. In genere le semine non iniziano prima della metà di Febbraio fino a tutto il mese di Marzo e oltre.

 

Il pomodoro (Solanum Lycopersicum) appartiene alla famiglia delle solanacee ed è una specie piuttosto robusta annuale e molto adattabile.

È uno degli ortaggi fondamentali della cucina italiano e non può mancare nei nostri orti.

La temperatura di germinazione ottimale è di 21° i semi germineranno in meno di due settimane. Attenzione al momento del trapianto delle piantine, la temperatura non deve scendere sotto i 10°.

La melanzana (Solanum Melongena) appartiene alla famiglia delle solanacee, anche questo ortaggio non può mancare nel nostro orto.

La temperatura adatta alla germinazione dei semi è superiore ai 15°C in circa venti giorni spunteranno le piantine.

Da trapiantare quando comincia ad arrivare la primavera.

 

Il peperone (Capsicum Annuum) fa parte anche lui della famiglia delle solanacee, a differenza delle melanzane i peperoni necessitano di una temperatura più elevata compresa tra i 24° e i 26°, (otterremo la germinazione in due settimane e mezzo) la messa a dimora come per la melanzana andrà fatta nel momento in cui la temperatura notturna non scenda al di sotto dei 14°C.

Ricordiamo che il semenzaio va sempre tenuto umido ma senza eccessi, il seme dei pomodori è tra quelli più facili da far germinare.

I peperoni e le melanzane hanno tempi maggiori di germinazione, quindi dovremo seguirli con più costanza.

Tra gli ortaggi che impiegano più tempo a germinare troviamo le carote (20-30 giorni) e il prezzemolo (20-30 giorni). Tra quelli più veloci il crescione (2-3 giorni), il ravanello (3-4 giorni) e zucca e zucchina (5-7 giorni).

 

I semi migliori

 

I semi migliori da utilizzare sono quelli che otteniamo nel nostro orto, se provengono da piantine o semi non ibridi.

Per i semi ci si può rivolgere facilmente a ditte di sementi biologiche o ditte sementiere che nei loro listini hanno ancora sementi convenzionali non ibridi.

Scegliere semi biologici è una scelta che fa bene all’ambiente e offre piante adatte alla coltivazione senza aiuti chimici, da cui a fine ciclo potremo ricavare i semi per la futura stagione agricola.

Autoprodurre i semi è un altro passo che dobbiamo compiere per svincolarci dei dettami dell’industria agricola. Ogni anno i consorzi o i vivai aumentano l’offerta di piantine ibride.

 

I nostri semi 

 

Per avere una buona genetica è necessario coltivare almeno 10-15 piane della stessa varietà dei nostri semi, si selezionano le piante più belle e sane e produttive, i semi delle varietà della stessa che tendono ad incrociarsi come le brassicacee si può far in modo che non fioriscono contemporaneamente, diversificando i giorni di trapianto.

Si scelgono i frutti più in basso meglio sviluppati e più sani, prodotti da piante vigorose, a maturazione completata.

Per le fave ad esempio si aspetta che i baccelli siano diventati marroni scuri, si raccolgono e si fanno ben asciugare, poi si aprono i baccelli e si selezionano i semi più grandi e sani.

Si conservano o in un sacchetto di carta o in un barattolo di vetro, attenzione ogni seme di legume può essere attaccato da insetti che scavano tunnel e bucano la superficie detto tonchio.

Prima di riportare questo tipo di semi esponeteli per un po’ al sole in un contenitore ampio e aperto, quindi poneteli ben chiusi in barattoli di vetro con qualche foglio di alloro, aiuta a rendere l’ambiente sfavorevole al loro sviluppo. I semi delle fave se non sono stati eccessivamente bucati riescono comunque a germogliare.

Per quanto riguarda il pomodoro si prende un frutto ben maturo che rispetti le caratteristiche fisiche della propria varietà e specie.

I semi del pomodoro sono rivestiti da una pellicola mucillaginosa, si mettono in un contenitore con un po’ d’acqua e si lasciano fermentare.

Il giorno successivo si versano dentro un passino e si sciacquano sotto l’acqua corrente, si stendono su un panno e si lasciano seccare.

Si conservano in un barattolino etichettato di vetro.         

Nelle zucchine bisogna selezionare abbastanza presto le piante destinate alla riproduzione del seme, in modo che le zucchine si sviluppino molto bene.

Su 20-25 piante possiamo destinare alla riproduzione due piante di zucchina. Si lasciano le zucchine fino all’esaurimento del ciclo vegetativo, si conservano in luogo fresco e asciutto, oppure possiamo aprire le zucchine, far asciugare i semi e conservarli per la prossima stagione di semina.

 

Le piantine ibride

 

Le piantine ibride sono la prima generazione di piante prodotte grazie ad incroci tra specie o varietà diverse a partire da piante differenti provenienti da linee pure.

Tali piante sono selezionate per dare vita a individui con particolari caratteristiche

 per esempio : periodo di maturazione dei frutti per la maggior parte contemporaneamente.

Quando acquistiamo ibridi non possiamo sapere che caratteristica viene esaltata nelle piantine che andiamo a scegliere. 

Acquistando queste varietà selezionate si diventa dipendenti dalle aziende produttrici, si è convinti di riuscire ad avere un buon raccolto.

Per chi fa agricoltura naturale, le migliori piantine e semi sono quelli che si autoproducono, perché daranno individui che si sono adattati al nostro specifico ambiente del nostro orto

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