Il controllo delle erbe spontanee fa parte delle buone pratiche agricole dell’orto.
Nel nostro metodo di coltivazione dove per noi la biodiversità è fondamentale, l’erba non è vista come un infestante, ma ha un’importantissima funzione e non entra in competizione con le piante coltivate.
Capta energie solare, energia dell’aria, dal vento e tramite la fotosintesi clorofilliana con la sua respirazione, trasforma e invia questa energia sotto forma di carboidrati al terreno, tramite le radici che così dialogano con il loro ambiente e gli altri abitanti del suolo.
L’erba è come un tappeto costante e qualunque pianta spontanea o coltivata crea collaborazioni, uno dei rapporti più noti che si riesce ad instaurare è con le micorrize, il nome significa ‘’fungo della radice’’, sono più presenti quando ci sono più varietà diverse di erbe.
Sono in simbiosi con le radici c’è uno scambio , i funghi prendono soprattutto i carboidrati prodotti dalle piante, nel mentre aiutano le piante nell’assorbimento di acqua e nutrienti del terreno.
Più erbe ci sono, più diversi apparati radicali, più tipi di vita possono convivere nel terreno, apportando materia organica quando finiscono il loro ciclo vitale.
Quindi parlare di erbacce è un discorso troppo limitato, fanno parte della base della catena alimentare.
Diamogli la giusta importanza , cominciando a chiamarle “erbe spontanee’’ che a parte la biodiversità che apportano, molte volte sono anche commestibili.
Facilmente vedremo nascere nei nostri orti Tarassaco,Ortica, Finocchio selvatico ecc..
Con il tempo le erbe spontanee tenderanno ad emergere dalla pacciamatura. Per contenerle se troppo invadenti controlliamo anzitutto lo spessore del fieno e ripristiniamo , se lo spessore è sceso sotto i dieci cm, coprendo l’erba.
Se la nostra pacciamatura ha un buon spessore uniforme ma l’erba comincia a farsi vedere prendiamo la forcina e sfiorando il terreno alziamo la pacciamatura facendo in modo da riporre il fieno sopra l’erba che sta ricrescendo.
Per contenere l’erba quando cresce molto vicina ai nostri ortaggi, lavorare con la forcina può risultare scomodo, si può lavorare con le mani, prendendo la pacciamatura e sollevandola e la si rimette sopra all’erba che rimane piegata, ma viva al di sotto della pacciamatura.
Se l’erba è molto vicina al colletto della pianta la si leva, tirandola via e si ri rincalza molto bene la pianta con la pacciamatura in modo che la pianta sia ben protetta.
L’erba non deve essere una fobia, gli orti senza erba sono orti innaturali in cui le sostanze organiche devono essere necessariamente apportate dall’esterno.